Potenziale nascosto?

Narrato ¤ «Parlato» ¤ Pensato

Kalyn ed il suo gruppo di Digimon arrivarono tranquillamente alla Digi Piazza, ormai alcune strade utili come quelle che portavano in centro città dalla zona abitativa e quella commerciale erano diventate abbastanza familiari alla ragazza da non perdersi, fortunatamente.
Lì si fermò un momento ad una panchina per equipaggiare effettivamente l'Anello appena acquistato alla piccola Grace e per fare il punto della situazione.
«Sarò sincera, non sono per niente contenta di avventurarmi in una zona che quella negoziante ha definito "malfamata"...» iniziò Kalyn portandosi una mano sotto il mento con fare pensoso.
«Ma io voglio sapere a che si riferiva Sepikmon!» intervenne subito Tail saltando sulla panchina su cui si era seduta la ragazza, «Se ho del potenziale, voglio imparare ad usarlo per proteggere i miei amici e chi ne ha bisogno. Non voglio mai più ritrovarmi in una situazione come quella al Canyon, dove non posso far nulla...»
Alla Digiprescelta pianse il cuore a sentire ancora una nota di disperazione nel tono del piccolo Digimon felino. Nonostante sembrasse stare meglio rispetto al giorno precedente di tanto in tanto il trauma e la sofferenza ancora riaffioravano, com'era normale aspettarsi d'altronde.
Solo allora Grace, che era intenta a svolazzare allegramente soddisfatta di aver finalmente ricevuto il suo scintillante regalo, si accorse della serietà della situazione e della tristezza di uno dei suoi fratelloni e si fiondò subito al suo fianco preoccupata.
«Pafu? Ail pafu?» gli chiese poggiando il capino semitrasparente contro il lato del suo muso dorato.
«Lo so, per questo ci andremo lo stesso.» gli rispose la ragazza accarezzando entrambi i Digimon, cercando di risollevare il morale dei piccoletti.
«Avevo già in mente di allenarci e migliorarci, in modo da potercela cavare da soli là fuori. E' chiaro che dobbiamo impegnarci per farvi Digievolvere tutti e solo l'allenamento alla Palestra di Gaomon dubito che basti. Questo Sepikmon potrebbe proprio fare al caso nostro.»
«Sempre ammesso che sia effettivamente disposto a darci una mano, o che abbia buone intenzioni...» commentò a quel punto Feather, solo apparentemente perso nelle sue considerazioni fino a quel momento, «Non so voi ma quel tipo non mi ha fatto una buona impressione, quella sua maschera mi da i brividi e sapere che abita in un brutto quartiere della Digi Città non aiuta di certo...»
Voltandosi verso di lui, la ragazza vide nuovamente negli occhi cerulei del suo Digimon il peso della responsabilità di dover tenere al sicuro i suoi compagni di squadra, cosa che in fondo sentiva anche lei, e la diffidenza verso un Digimon sconosciuto e misterioso che chissà cosa aveva in testa.
«Anche questo è vero, ma non indagare mi sembra anche peggio. Se fosse davvero in grado di aiutarci a diventare più forti e noi non andassimo a chiedergli aiuto perché non ci piace dove vive o la sua maschera non solo perderemmo un'occasione d'oro, ma ci faremmo pure una pessima figura.» gli rispose, cercando di sottolineare di più i possibili pro della faccenda.
«In più la Gatomon del negozio non ci ha detto che Sepikmon è un Digimon cattivo o qualcosa del genere...se lo fosse stato ci avrebbe avvisati, no?» contribuì Tail.
«Pafu!»
«Ohi non ho mica detto che non dobbiamo andarci, non c'è bisogno che cercate di convincermi! Dico solo che la cosa non mi piace e che dovremmo fare attenzione. Quel Digimon potrebbe non essere così disponibile o ben intenzionato come speriamo.» borbottò il Falcomon in risposta, un po' offeso al pensiero che gli altri credessero che voleva tirarsi indietro.
«Questo è poco ma sicuro. Statemi tutti vicini e facciamo sempre attenzione, sia per strada che quando troveremo Sepikmon. L'ultima cosa che voglio dopo ieri è l'ennesima brutta sorpresa.» concordò alzandosi finalmente dalla panchina.
«Stiamo sempre in guardia e pronti a difenderci, sperando che un attacco combinato basti ad avere la meglio contro eventualmente Sepikmon e malintenzionati. O alla peggio chiamiamo Arthur.» concluse con un sorriso per sdrammatizzare, per quanto non fosse particolarmente contenta di continuare a dipendere della gentilezza del ragazzo, per poi incamminarsi verso la strada ad Ovest della Piazza come indicato da Gatomon.

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Poco prima che Kalyn ed i suoi Digimon si mettessero in marcia arrivarono Lopmon con Terriemon e Kamemon al seguito dichiarando che l'avrebbero accompagnata anche in questa avventura. La ragazza fu senz'altro contenta di avere anche il supporto del trio, però dalle occhiate che si lanciavano tra loro e il coniglietto verde sull'orlo di una risata isterica ebbe fortemente l'impressione di essersi persa qualcosa di fantastico.
Indagherò dopo. si ripromise sfoggiando un sorrisone a 36 denti, a metà tra il divertito ed il "so che state nascondendo qualcosa e voglio scoprirlo".
«Perfetto, allora andiamo!» si limitò a dire per poi incamminarsi.

Man mano che la Digiprescelta ed il suo gruppo di Digimon si addentravano nel quartiere indicato da Gatomon, fu sempre più chiaro perché venisse chiamato "malfamato". Il degrado la faceva da padrone, con sporcizia ovunque e muri ricoperti di graffiti. Le case erano in condizioni pietose, molte apparivano pericolanti e probabilmente abbandonate, porte e finestre sprangate da assi di legno marce. Diversi erano i vicoli neri come la pece dove probabilmente non era mai filtrato un raggio di sole dalla loro costruzione.
I Digimon del luogo non erano da meno. A peggiorare il quadretto infatti ci pensarono dei loschi figuri che guardavano storto il gruppo, gli ringhiavano contro, o chiedevano se volessero comprare oggetti dalla dubbia provenienza o che ispiravano ben poca fiducia.
Nemmeno Grace, sempre pronta a svolazzare in giro per curiosare, si azzardò a volar loro vicino e ben presto cercò la protezione della braccia di Kalyn e non si mosse più da lì osservando il mondo con i suoi grossi occhioni neri.
Per quanto potessero esserci lupi e draghi-pianta fuori dalla Digi Città pronti a farti fuori, Kalyn aveva vissuto quei due giorni nella convinzione che la Digi Città fosse una specie di utopia dove il crimine non esisteva. D'altronde, casa sua era a quanto pareva gratuita, tutti erano gentili e disponibili con lei. Sembrava proprio il mondo ideale uscito da qualche anime, manga o videogioco e lì spesso e volentieri non viene mostrato il "quartiere malfamato" di turno. Così neanche lei ci aveva pensato.
Fino ad oggi, evidentemente.
Immersa nei suoi pensieri seguì Feather che faceva da apripista al gruppo e ricambiava tutte le occhiatacce che riceveva in egual misura, almeno fino a quando un clic metallico spaventosamente simile al classico suono di un grilletto sentito nei film non bloccò tutti.
La ragazza ed i suoi Digimon si voltarono lentamente per ritrovarsi di fronte un Digimon dall'aspetto di un bandito il cui corpo era per buona parte composto da una pistola gigante che puntava altre due pistole verso di loro, intimando di lasciare a terra i soldi e scappare.
Le brutte soprese non erano finite evidentemente.
«Pafu?» chiese Grace, il tono decisamente preoccupato dall'arrivo del nuovo Digimon.
«Credo che voglia rapinarci.» le spiegò Tail, sottolineando l'ovvio.
«Non credo proprio!» rispose Feather al rapinatore, tornando sui propri passi per pararsi di fronte a Kalyn ed agli altri Digimon con fare protettivo.
«Uhm, ho scordato il portafoglio a casa?» fece un tentativo la ragazza, dubitando comunque di riuscire a convincerlo a lasciarli andare, «Non vogliamo problemi, vogliamo solo raggiungere la casa di Sepikmon.»
Il suo Falcomon borbottò sottovoce, probabilmente qualcosa sul fatto che non fosse particolarmente consigliabile dire ad un rapinatore dove fossero diretti, e si preparò ad un eventuale combattimento. Tail gli si avvicinò ed i due si scambiarono un'occhiata d'intesa.
Se ci fosse stato bisogno di lui, il Frimon sarebbe intervenuto a dare manforte.

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«Ok, tutto ciò non è per niente inquietante.» commentò Tail sbattendo le palpebre perplesso dall'improvvisa fuga del pistolero al solo nominare Sepikmon.
«Beh meglio così no? Almeno non abbiamo dovuto combattere per non farci rapinare.» aggiunse Kalyn, anche lei senza distogliere lo sguardo dal Digimon che se la dava a gambe levate.
Anche il quartiere sembrava essersi fatto improvvisamente più silenzioso, a parte alcune porte e finestre che vennero chiuse di colpo non volava più una mosca.
Era come se nessuno volesse avere a che fare con Sepikmon e con chi lo stava cercando.
«Sì, ma si può sapere chi è questo Sepikmon? Insomma, è bastato nominarlo per svuotare un quartiere di malviventi. Se è così pericoloso che tutti scappano, sarà davvero una buona idea cercarlo?» chiese Feather guardandosi intorno, studiando le finestre chiuse e la strada deserta.
«Beh, se sono i malviventi a fuggire vorrà dire che è un Digimon buono, no?» azzardò la ragazza mentre Grace le sgusciava via dalla braccia per guardarsi anche lei intorno ora che non c'era apparentemente più nessuno a fissarli storti o importunarli.
«Oppure è un criminale ancora peggiore di loro e per questo scappano.» le rispose il Digimon, per nulla convinto.
«Gatomon non ci avrebbe detto di andare a cercarlo però no?» s'intromise il Frimon «Se ci ha dato le indicazioni per raggiungerlo vuol dire che si fida di lui.»
«Oppure che sono in combutta. L'abbiamo vista oggi per la prima volta, non mi fiderei ciecamente di lei solo perché ha un negozio nella parte bella della città.»
«Ok non lasciamoci prendere dalla paranoia adesso.» lo bloccò la Digiprescelta «Non ci aiuta diffidare sempre di chiunque. Abbiamo avuto delle esperienze spiacevoli ma non vuol dire che tutti vogliano farci del male, prendi ad esempio Arthur, ci ha salvati o no ieri?»
Feather bonfonchiò un grugnito incomprensibile in risposta mentre Tail annuiva energicamente.
«Sono abbastanza sicura che Gatomon non sia la socia di un super criminale e che non ci abbia mandati volontariamente verso morte certa e dato che ormai siamo qui proseguiamo e stiamo in guardia il giusto.»
E con questo fece un cenno al gruppo di Digimon al suo seguito e ricominciò a cercare la casa del Digimon mascherato.

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Il proseguimento della ricerca della casa di Sepikmon filò liscio, nonostante tutte le preoccupazioni che la reazione dei Digimon malviventi al solo sentir pronunciare il nome Sepikmon potesse generare, era innegabile che era molto più facile e veloce muoversi tra le strade ormai deserte.
Il gruppo passò diverse case tutte uguali, fatiscenti e pericolanti, finché finalmente si ritrovarono davanti a qualcosa di diverso: una capanna di legno e paglia da cui fuoriusciva del fumo da un buco sul tetto.
«Ok, suppongo sia questa...» commentò Kalyn ripensando alle parole di Gatomon, su come l'avrebbero riconosciuta vedendola. Non solo era diversa da qualsiasi altro edificio nelle vicinanze, ma dava anche l'idea di essere la dimora di un Digimon misterioso con una maschera tribale in faccia.
Tail si avvicinò, incuriosito dai colorati totem di legno, mentre Feather osservava con diffidenza la collezione di teschi posta lunga la circonferenza della capanna. La ragazza seguì lo sguardo del Digimon volatile e rabbrividì, anche se ad una prima occhiata non sembravano esserci teschi umani lì in mezzo. Tra il fumo, il ritmo dei tamburi e la voce di Sepikmon che in quel momento aveva preso a recitare qualche strana formula dentro la capanna l'atmosfera si faceva sempre più inquietante col passare del tempo.
«Già, sembra proprio che siamo nel posto giusto.» commentò Feather senza staccare gli occhi dai teschi.
«Secondo voi che sta facendo? Sembra qualche formula magica!» chiese Tail, palesemente più incuriosito che spaventato da quella scena.
«O una maledizione.»
«Beh c'è solo un modo per scoprirlo.» rispose la ragazza e si avvicinò alla tenda di liane che coprivano l'ingresso della capanna scostandola lievemente per sbirciare dentro, «E' permesso?»

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Non fu tanto la scena che si ritrovò davanti a bloccare Kalyn sulla porta con la bocca semi aperta, apparentemente incapace per il momento di proferir parola, ma quello che sentì.
Da un lato c'era un Digimon dalle sembianze di tamburo che, ovviamente, era il responsabile del suono di tamburi che avevano sentito già da fuori la capanna. Al centro invece Sepikmon danzava attorno da un falò recitando sconosciute formule magiche, nulla fuori da ciò che ci si poteva aspettare effettivamente.
Furono le parole del Digimon tamburo a bloccarla.
«Il cosa umano?!» esclamò Tail incredulo saltellando dentro.
«Pafu?» si aggregò Grace, decisamente confusa svolazzando vicino al fratellone.
Fortunatamente Sepikmon li riconobbe e non sembrò essere troppo propenso a sacrificare la Digiprescelta, ma anzi chiese se fossero lì commissionargli maledizioni o riti magici.
Lopmon commentò a bassa voce chiedendosi come mai si cacciassero continuamente in quelle situazioni e Feather colse la palla al balzo per esternare ancora una volta il suo disappunto per quella situazione.
«Tsk, me lo chiedo anch'io.» le rispose a becco stretto digrignando i denti ma senza preoccuparsi di abbassare la voce per non farsi sentire o nascondere l'ostilità verso Sepikmon ed il Digimon tamburo.
Come risvegliata da quell'intervento, la mano della ragazza si mosse fulminea per tirare uno scappellotto sulla nuca del Digimon falco per invitarlo a comportarsi meglio e cercò di non inimicarsi ulteriormente i due Digimon sfoderando il suo sorriso migliore.
«Scusate il disturbo, non siamo qui per il formulario, maledizioni ed incantesimi, credo almeno. Siamo rimasti colpiti da quello che ci ha detto in negozio e vorremmo saperne di più...ha parlato del loro potenziale e di poter far qualcosa a riguardo, giusto?» spiegò indicando i suoi Digimon.
«Pafuniae!» cercò di ripetere con entusiasmo la piccola Digimon fluttuante.
«Sì vogliamo diventare più forti!» concordò il felino saltellando sul posto.
Feather non proferì parola massaggiandosi la testa come se avesse ricevuto chissà quale colpo.

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Il potenziale a cui aveva misteriosamente accennato Sepikmon in precedenza si rivelò essere...niente meno che il potenziale della Digievoluzione, con tanto di tamburellata ad effetto.
Kalyn aveva ancora numerose domande sulla Digievoluzione nonostante tra le pesti al Villaggio Sottozero e Feather al Canyon l'avesse già vista quattro volte.
Perché succedeva? Aveva dei limiti? Condizioni da rispettare? Era un fenomeno che poteva usccedere solo una volta ad un Digimon o poteva succedere ancora?
D'altronde aveva ormai incontrato diversi Digimon che sembravano più "adulti" e potenti di Feather e le tre pesti, non era impensabile immaginarsi che fossero passati più volte per questa famosa "Digievoluzione", no?
Queste erano alcune delle domande e dei ragionamenti che le frullavano in testa e forse era venuto il momento di fare chiarezza.
Nel frattempo la discussione proseguì, con Terriermon che chiese effettivamente una delle domande della ragazza: se potesse Digievolvere ancora.
La scimmia mascherata però negò prontamente questa possibilità, almeno per le pesti. Difatti andò avanti con la sua spiegazione, dicendo che in Feather, Tail e Grace c'era il potenziale per raggiungere un certo "stadio Intermedio" e forse anche il "Campione", presumibilmente uno stadio successivo, e che forse era in grado di forzare la Digievoluzione col suo nuovo formulario magico.
Per la prima volta da quando si erano messi in testa di cercare Sepikmon, gli occhi di Feather brillarono all'idea di poter Digievolvere ancora e la Digiprescelta lo notò prima che potesse ricomporsi e far finta di niente.
Tail invece non aveva la benché minima voglia di contenere il suo entusiasmo e riprese a saltare sul posto.
«Addirittura lo stadio Campione?! Per favore signor Sepikmon, mi faccia Digievolvere!» esclamò tutto contento.
Grace invece sembrava essersi persa nella spiegazione e aveva cominciato a svolazzare incuriosita verso il Digimon tamburo per dargli un'occhiata più da vicino.
Kalyn era combattuta: da una parte l'offerta di Sepikmon era senza dubbio allettante, la Digievoluzione sembrava essere il power-up definitivo per i Digimon anche più degli allenamenti in palestra ed averla su comando era proprio ciò che serviva al gruppo per essere più autonomi nelle loro avventure a Digiworld ed evitare di dover essere nuovamente salvati dal pericolo di turno, dall'altra parte non le era sfuggito un dettaglio che non la faceva stare tranquilla.
Il Digimon mascherato parlava di forzare la Digievoluzione con una nuova formula che doveva ancora sperimentare realmente.
E se fosse andato storto qualcosa? Cosa sarebbe successo ai suoi Digimon?
«Mi scusi signor Sepikmon, posso sapere di più su questa Digievoluzione? Vede sono arrivata da poco e non me ne intendo ancora molto, non so nemmeno bene cosa siano questi "stadi" Intermedio e Campione di cui parla.» ammise.
«Beh non conosco nemmeno io tutti gli stadi, Elecmon non ce ne ha mai parlato più di tanto, ma noi siamo allo stadio Intemedio.» s'intromise Feather indicando sé stesso ed il trio formato da Lopmon, Terriermon e Kamemon.
«Io sono al Primo Stadio, mentre lei è allo stadio Primario dato che è appena nata da un digiuovo.» continuò Tail indicando con la coda la piccola Grace intenta ad infastidire il povero Digimon tamburo.
«E lo stadio Campione dovrebbe essere quello che viene dopo il mio.» riprese la parola il Digimon rapace.
«Ok, ora che ho parzialmente più chiara la questione stadi...» commentò la ragazza lanciando un'occhiata ai suoi Digimon cercando di comunicar loro che apprezzava la loro buona volontà ma voleva risposte da Sepikmon e non da loro, «Vorrei sapere anche se ci sono rischi nel forzare la Digievoluzione con il suo formulario...»

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Il Digimon scimmia "rassicurò" il gruppo, rispondendo sbrigativamente che seppur fosse una magia mai provata prima lui di solito non sbagliava i rituali, per poi correre al leggio ed esortare il suo compagno a tenere il nuovo ritmo senza lasciare realmente il tempo alla ragazza di ribattere e mostrarsi scettica ed impensierita dai suoi metodi.
Il nuovo ritmo suonato da Dondokomon accompagnava perfettamente la formula magica recitata da Sepikmon che ben presto cominciò a dimenarsi in quella che doveva essere una danza tribale probabilmente, ma che alla ragazza pareva essere solo una serie di movimenti a caso.
Il gruppo rimase ad osservare in silenzio lo spettacolo, ogni tanto scambiandosi delle occhiate preoccupate. Anche Grace, che nel frattempo aveva smesso di importunare il Digimon tamburo ed era tornata vicina a Tail, era come rapita dallo strano rituale.
«Pafu!» concordò la piccoletta alle parole di Terriermon lanciandosi verso di lui e svolazzandogli intorno a tempo.
All'improvviso il Digivice si illuminò e come di consueto i corpi dei suoi Digimon risposero col medesimo bagliore mentre la Digiprescelta si ritrovò a trattenere il fiato.
Il corpicino compatto di Grace sembrò inizialmente sviluppare quattro zampette ed una coda, per poi perdere le zampe posteriori ed allungarsi mentre si arrotolava intorno a qualcosa.
«Frimon Diegievolveeeee.....»
«Falcomon Digievolveeeee.....»
La luce che era Tail sembrò perdere la cresta e guadagnare un intero corpo dotato di forti arti finalmente mentre la sagoma di Feather aumentava di dimensioni.
«Leormon!»
«Diatrymon!»
Quando la luce si dissolse Kalyn poté finalmente posare gli occhi sulle nuove forme dei suoi Digimon.
Al posto di Grace ora c'era una specie di furetto fluttuante bianco e viola, arrotolato attorno ad un grosso proiettile dorato e la cui coda diveniva pian piano sempre più eterea e trasparente. Al collo portava un collare argentato e da un orecchio pendeva un orecchino d'oro.
Si stava guardando con curiosità le zampe anteriori artigliate e solo dopo un momento tirò su lo sguardo verso la ragazza per commentare con voce incerta «Wow, che strano.»
«Che forza!» ruggì con entusiasmo il leoncino dorato che era diventato Tail. Il ciuffo di criniera rossa che ora gli sormontava il capo non aveva nulla da invidiare alle fiamme del falò ed al suo collo brillava un collare dorato inciso con strani simboli e da cui pendeva uno smeraldo.
«Mi sento fortissimo! E le zampe sono il massimo!» continuò testando i suoi nuovi arti saltellando e sferrando artigliate all'aria.
Per ultimo la nuova forma di Feather era a dir poco ingombrante. Torreggiava sugli altri Digimon riducendo drasticamente lo spazio a disposizione per tutti gli altri, tanto che Kalyn temette che una movimento sbagliato del suo Digimon avrebbe potuto far crollare la capanna. Aveva l'aspetto di uno di quei grossi uccelli preistorici, uno di quelli comunemente chiamati "uccelli del terrore", solo ricoperto di squame forse metalliche su testa, dorso e zampe ed il piumaggio degno di un variopinto pappagallo.
Incrociò lo sguardo con la ragazza, visibilmente incredulo del fatto che avesse effettivamente funzionato e Sepikmon non fosse un criminale pronto a farli fuori, poi si voltò per chinare il capo con gratitudine verso il Digimon mascherato.
«Grazie per l'aiuto a Digievolvere. Mi spiace di essere stato...diffidente prima.» disse, con una nuova voce più adulta e potente che sembrava rimbombare con forza nella piccola capanna.
«Esatto, grazie mille per averci aiutati. Vi devo qualcosa per il rituale?» concordò Kalyn poggiando una mano incoraggiante sul fianco arancione e verde del grosso Digimon uccello.
«Giusto! Giusto! Grazie infinite ad entrambi!» saltò su Tail esplodendo dalla felicità ed entusiasmo.
«Oh sì certo, grazie eh!» rispose un po' distrattamente Grace, come se le fosse tornato in mente all'ultimo, mentre testava la mobilità del suo nuovo corpo riprendendo a svolazzare introno al trio delle pesti.

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Kalyn rimase ferma a sorridere con un sorriso tirato al Digimon scimmia ripensando a tutte le discussioni avute durante il tragitto e tutte le volte che il tirarsi indietro era stato preso seriamente in considerazione. Per di più le era sembrato di sentirlo mormorare qualcosa tra sé e sé di ben poco rassicurante e sentendosi come se avesse appena schivato un proiettile decise che era ora di levare le tende. Avrebbe voluto chiedere altro sulla Digievoluzione, dato che Sepikmon sembrava sapenre di più dei suoi Digimon, ma visti i suoi metodi non le sembrò una scelta saggia.
«Beh teoricamente abbiamo un conto in sospeso con un certo Black Garurumon al Villaggio Sottozero...» rispose alla fine.
Mentre Feather annuiva gravemente la testa di Grace scattò in direzione di Tail con aria interrogativa.
«Ah sì?»
«Questa è nuova anche per me.» le rispose il leoncino ed a quel punto entrambi si voltarono verso le tre pesti in cerca di risposte.
«E' successo ieri, prima di trovare voi al Canyon. Un Black Garurumon si è messo in mezzo mentre svolgevamo una missione e ci ha dato parecchio filo da torcere.» iniziò a spiegare il Digimon volatile.
«Teoricamente Psychemon, Lopmon, Terriermon e Kamemon l'hanno sconfitto, ma non si è arreso del tutto e non eravamo nelle condizioni di assicurarlo alla giustizia.» continuò la ragazza.
«Non vedo l'ora di dare una bella lezione a quel pallone gonfiato!»
Gli imponenti artigli di Feather artigliarono il pavimento, probabilmente senza che lui nemmeno se ne accorgesse preso com'era dalla foga e dall'entusiasmo di poter vendicarsi per l'affronto subito dal Digimon lupo.
«Vedremo se andare subito o se fare altro prima, non sarebbe male lasciarvi il tempo di prendere confidenza con i vostri nuovi corpi prima di affrontare Black Garurumon...»
Feather sbuffò sonoramente ma non commentò.
«Bene, direi che abbiamo disturbato abbastanza qui. Grazie ancora Sepikmon e Dondokomon, se avete bisogno di qualcosa non esitate a cercarci. La presentazione è un po' tarda ma mi chiamo Kathryn Fletcher e ho una casa nella zono residenziale.» concluse la ragazza e con un ultimo round di ringraziamenti da parte dei Digimon il gruppo si lasciò la capanna di Sepikmon alle spalle.