Una visitina ad Elecmon

Finalmente il colpo bastò per mandare al tappeto il Digimon nemico, il cui corpo si disintegrò in una nuvola di dati. Kalyn non poteva dirsi contenta come Elecmon e Nyokimon che festeggiarono la sconfitta del bullo: due dei suoi Digimon erano rimasti feriti nello scontro e per la prima volta era stata lei ad eliminare un avversario.
Ma d'altronde quel mondo pareva funzionare così e non c'era realmente il tempo di interrogarsi sulle sfaccettature morali del togliere la vita a qualcuno di cattivo per difendere gli innocenti.
Feather regredì velocemente nella sua forma di Falcomon, più comoda per muoversi, e corse a scuotere Tail che era rimasto ancora a terra.
«Urgh...sono vivo, sono vivo. Sono solo a pezzi.» rantolò il Digimon leoncino dischiudendo appena un occhio azzurro e stringendo i denti.
«Pensi di riuscire ad alzarti?» gli chiese a quel punto il Digimon falco.
«Non lo so.» fu la risposta di Tail, che però nemmeno provò a rialzarsi.
Solo a quel punto Grace si riprese dall'attacco di Dracmon e si guardò attorno spaesata, confusa ed ancora un po' spaventata dalle visioni che l'attacco le aveva dato.
«C-cosa...cosa è successo? Dov'è quel tipo?» chiese piantando i suoi occhi gialli in quelli cerulei di Feather.
«Non ti preoccupare, abbiamo vinto. Quel maledetto non creerà più problemi.» le rispose.
Elecmon riportò l'attenzione di tutti sull'uovo che aveva iniziato a schiudersi!
Le crepe si allargarono a dismisura fino a che dei pezzi del guscio non caddero e da un buco saltò fuori un testolino di un piccolo Digimon.
Era la seconda nascita a cui assisteva Kalyn quel giorno e non poté fare a meno di ripensare a quella mattina quando Grace uscì dal suo uovo. Quel piccoletto era anche più semplice nell'aspetto di quanto non fosse stata lei, non aveva nemmeno quelle specie di orecchie che aveva lei in forma di Pafumon.
Era praticamente solo una specie di medusetta gelatinosa con un corpo chiaro, due occhi tondi ed una bocca.
Lo sguardo del piccoletto incrociò immediatamente quella della ragazza e balzò fuori dall'uovo, posizionandosi sulla sua spalla e strusciandole il suo corpicino molle e gelatinoso sul suo collo.
«Prego, non c'è di che piccoletto.» rispose la ragazza dopo l'intervento di Elecmon, accarezzando con un dito la piccola gelatina sulla sua spalla e abbozzando un sorriso tirato, «Abbiamo fatto solo quello che chiunque avrebbe fatto.»
Grace svolazzò debolmente vicino alla Digiprescelta ed allungò una zampina per dare una grattatina anche lei al piccoletto, mentre Kalyn si voltò giusto in tempo per vedere Feather che cingeva alla vita Tail con le sue braccia-ali nel tentativo di sollevarlo.
«Sono preoccupata per i miei Digimon però, voglio curarli il prima possibile. Elecmon mi spiace ma dubito che oggi potremo aiutarti a badare alle uova.» commentò a quel punto prendendo la piccola gelatina tra le mani per poterlo guardare in faccia.
«Piccoletto, noi adesso dobbiamo andare. Fai il bravo e comportati bene, ok?»
«Come, lo lasci qui? Non può essere il mio fratellino?» chiese Grace con un tono contrariato senza staccare la sua zampa dal neonato.
«Beh tutti i Digimon nati qui aspettano il loro Digiprescelto, no? Mica possiamo portarglielo via.» azzardò, per lo meno era quello che credeva. In fondo Feather era nato lì e aveva detto che fin da subito sapeva di essere il suo Digimon, doveva essere la stessa cosa anche per il piccoletto.
Forse.

Il piccolo Digimon appena nato, messo davanti alla prospettiva di separarsi da Kalyn e compagni, iniziò subito a piangere e lacrimare copiosamente.
Cosa che fece subito star peggio la ragazza, già abbastanza preoccupata per lo stato dei suoi Digimon.
A quel punto Elecmon spiegò che non tutti i Digimon che nascono nella Città della Rinascita sono destinati ad essere i partner di nuovi Digiprescelti. Per di più accanto all'uovo non aveva visto alcun Digivice, cosa che forse voleva dire proprio che era uno di quei Digimon senza Digiprescelto.
«Beh, se non hai un Digiprescelto tutto tuo e ti sei già affezionato a noi potresti anche venire con noi uhm...Jelly?» rispose la ragazza guardando il piccolo esserino gelatinoso tra le sue mani e sparando la prima cose che le venne in mente come soprannome, «Sempre che Elecmon non abbia nulla in contrario.»
«Evviva, un fratellino tutto per me.» gioì debolmente Grace.
Kalyn notò che Grace riusciva ormai a malapena a fluttuare lì accanto, probabilmente era troppo stanca e provata dalla battaglia per mantenersi in volo ancora a lungo, mentre Feather aveva sollevato infine Tail tirandolo su da sotto le ascelle e lo stava trascinando per riavvicinarsi al gruppo. Il leoncino sembrava uscire e rientrare da uno stato di incoscienza faticando a tenere gli occhi aperti e la testa sollevata per più di qualche secondo per volta.
«Ma adesso dobbiamo proprio andare. Elecmon torneremo un altro giorno per darti una mano coi cuccioli, a presto.» e mettendosi Jelly nuovamente in spalla la ragazza tirò fuori il Digivice dalla tasca per selezionare l'opzione del teletrasporto che aveva scoperto la sera prima e tornare velocemente in centro città e cercare aiuto all'infermeria.