Yakuza 0 [RECENSIONE]

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    Yakuza 0 è la quintessenza dei giochi Yakuza: la sua costruzione, per quanto ancora non raffinata come saranno i suoi sequel e il gioco a breve in uscita, "Yakuza: Like a Dragon", che si distaccherà dal solito stile beat-em up che Yakuza ha sempre adottato e che utilizzerà il nuovo engine del Ryu Ga Gotoku Studio, ma ciò non vuol dire che Yakuza 0 non sia un gioco valido tutti i soldi che andrete a spenderci se deciderete di comprarlo. Anzi: Yakuza 0 ne vale molti di più, secondo la mia onesta opinione! Ma andiamo a vedere perché. E, questa volta, dovrò passare prima per l'aspetto della storia.



    Storia 9.5/10
    Perché parto per primo dalla storia? Beh, è semplice: Yakuza è una serie rinomata per la sua struttura narrativa, molto intrigante. Yakuza 0 è un prequel di tutti i giochi che l'hanno preceduto, Yakuza 1, 2, 3 e così via: segna un punto di distacco dalla serie originale, poiché è da Yakuza 0 che poi lo studio che tiene in mano Yakuza fin dal quinto installment ha deciso di ricreare gli oramai antiquati titoli nella serie "Kiwami", che è per ora ancora purtroppo arrivata solo fino al secondo Yakuza.

    Yakuza 0 ci vede nei panni di due personaggi ricorrenti nella serie, Kazuma Kiryu e Majima Goro, e ce ne racconta le origini (a partire dal dicembre del 1988), e le iniziali complicazioni delle loro vite da membri della Yakuza (o, per meglio dire, entrambi sono in realtà ex yakuza, per un motivo o per l'altro). La loro storia si alterna in una serie di capitoli incatenati l'uno all'altro per lasciare in sospeso la storia d'uno o dell'altro con cliffhanger avvincenti. In generale, i capitoli hanno una lunghezza molto variabile, e tutto va alla velocità che più si preferisce. Questo è perché, nonostante la mappa di gioco sia condensata all'interno di Kamurocho di Tokyo (per Kiryu) e l'area di Sōtenbori (per Majima), entrambe finte aree di due città. Kiryu si trova a Tokyo, mentre Goro è "prigioniero" a Osaka.

    La vicenda dei due si svolge attorno alla questione del "Lotto Vuoto", un pezzo di Kamurocho che tutta la criminalità organizzata vorrebbe poter possedere, poiché al centro di questo quartiere pieno di vita, e il prezzo per quel piccolo pezzo di terra è oramai arrivato alle stelle: l'unico problema è che nessuno riesce a rintracciarne il proprietario. Come centrano i nostri due eroi in questa disputa? Beh, questo è tutto da scoprire per voi. Kiryu è piuttosto velocemente ingarbugliato nei problemi della yakuza, mentre Majima si ritroverà in una situazione spinosa senza in realtà sapere veramente cosa gli stia accadendo, o che cosa stia succedendo, e vi ritroverete nella disperazione assieme a lui, fino a quando le nebbie dei dubbi non si dipaneranno, continuando a giocare.



    Grafica:9/10 La grafica non è affatto male, anzi, è decisamente buona. Soprattutto su un computer con dell'hardware decente, questo gioco può essere davvero mozzafiato: per chi ha un computer meno potente, non vi preoccupate, probabilmente girerà comunque, ma attenti alle specifiche minime! I dettagli del gioco sono fantastici, e ci sono moltissime perle da scovare anche nel reparto grafico.
    Musiche:9/10 Molto accattivanti. Come vedrete nel gameplay, vi sono perfino sezioni di gioco dove i personaggi canteranno o balleranno: ogni club ha le proprie canzoni, ogni karaoke-bar la propria selezione di brani che potrete cantare, ed ogni personaggio (o aiutante del personaggio principale, perché i giapponesi prendono sul serio il karaoke) avrà la propria voce e le proprie caratteristiche frasi di incitamento, tra verso e ritornello, ad esempio.
    Gameplay:9.5/10 Da dove iniziamo? Yakuza è un beat-em up, si, e lo dimostra fin da subito. E' piuttosto evidente come si giochi: v'è un colpo debole, un colpo caricato, una mossa speciale, una mossa per afferrare i nemici, un tasto per mettersi in guardia, uno per schivare, ma va tutto oltre i meri pulsanti che dovrete prendere. Sia Kiryu che Majima potranno imparare diversi stili di combattimento durante il gioco, e potremo migliorare separatamente ognuno dei rami di questi stili (seppure alcuni bonus si propaghino anche quando usate uno stile differente in combattimento, come un boost di HP), e guadagnare nuove capacità uniche. E non mi dilungo, perché c'è veramente troppo di cui parlare. Ho già menzionato la possibilità, in questo "open-world contenuto", per mancanza d'un termine migliore, di andare tra bar e bar o tra club e club, cantando e danzando, ma non è frivolo e fine a se stesso. Ogni minigioco, ogni attività di Yakuza 0, oltre che essere divertente, ci da la possibilità di sbloccare aiutanti, amici, oggetti, potenziamenti, equipaggiamenti, piccole sottotrame (e di sottotrame ce ne sono parecchie). Potrete giocare a una moltitudine di giochi da tavolo per guadagnar qualche soldo, potrete pescare, potrete far gareggiare macchinine modello, o potrete andare a finire nel giro dei ricconi, a guardare e scommettere sulle catfight, o, se proprio volete essere esplicitamente porci, potrete benissimo visitare dei... "rispettabili stabilimenti" per guardarvi qualche video erotico (soft, ma il rating è comunque 18, per il gioco) o per fare qualche chiamata alle cosiddette "call-girl". Insomma, è così ampia la pazzia di Yakuza 0 che solo completarlo tutto è un'impresa, seppure sia sempre bello tenere tra le mani il controller e continuare l'avventura. Vi sono anche altri sistemi in gioco, durante la storia: ad esempio, Kiryu finirà a gestire un'azienda immobiliare, potendo comprare e far profitto da una serie di proprietà, andando in "guerra" con i 5 Bilionari, che controllano Kamurocho con il denaro, e tutto ciò ovviamente porterà soldi nelle vostre tasche, adatte proprio a potenziare il vostro personaggio.
    Difficoltà: 8/10 Non è particolarmente difficile: è sicuramente più impegnativo d'un normale beat-em-up (e state lontani dai Mister Shakedown, brutti tipacci belli tosti che vogliono fregarvi i soldi!), ma il sistema è intuitivo, e ciò diminuisce considerevolmente la difficoltà.
    Longevità: 10/10. Data la mera quantità di cose elencate nella sezione "Gameplay", potrete ben capire perché, al settimo capitolo su 17, avessi già accumulato più di 30 ore senza neanche mettendomi sotto a collezionare tutto o fare tutto ciò che mi era disponibile, in un mondo dove giochi tripla A che costano 60 o 70 euro a volte non raggiungono che questa cifra di ore di gameplay!
     
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