Montagna Sacra - Benz

Quel bambino era sceso dal treno prima di voi, eppure una volta usciti dalla stazione non trovaste nessuna orma nella neve, come se si fosse volatilizzato. Il manto nevoso era praticamente intatto, come se nessuno mettesse piede lì da molto tempo. Ma la cosa ancora più strana, fu che camminando al vostro passaggio non lasciaste nessuna impronta, era come se la neve si auto-rigenerasse immediatamente. Questo probabilmente spiegava perchè mancavano le orme del bambino, ma allo stesso tempo sarebbe stato anche più difficile riuscire a trovarlo.
Guardandovi attorno avreste poi notato come alcuni degli alberi fossero bruciati, e ridotti a scheletri carbonizzati, probabilmente a causa di un recente incendio, ma anche della strana presenza di frigoriferi, apparentemente funzionanti, sparsi un po' ovunque senza un filo logico, con dentro del cibo perfettamente conservato e dall'aspetto appetitoso. C'erano molte cose strane su quella montagna...

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Nel frigorifero ci sono:

Budino Frago-Cioccaramelo (x2)


Fetta Di Torta (x2)


Cosciotto (x1)

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Continuasti a girare, ma più camminavi più continuava a sembrarti di girare intorno. Tutto era uguale, attorno a te c'erano solo alberi che erano così identici che era impossibile stabilire dei punti di riferimento, sopratutto a causa della neve che si auto-rigenerava da sola.
Nonostante il movimento ti riscaldasse solo un po', dopo poco iniziarono a farsi sempre più frequenti i brividi di freddo.
Forse non era un caso che sulla montagna non ci fosse nessuno, forse perfino quel bambino aveva cambiato idea ed era tornato indietro. Anche i Digimon dovevano essersi rintanati da qualche parte, perchè non c'era nessuna traccia di loro. Solo un Veemon, forse più coraggioso e meno freddoloso degli altri, stava osando aggirarsi tra la neve. Lo intravedesti mentre spezzettava alcuni vecchi rametti secchi che si trovavano per terra, riponendoli all'interno di una sacca che aveva legato attorno al collo.

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Avevi fatto appena qualche passo quando Veemon si voltò immediatamente, allertato probabilmente dal rumore dei tuoi passi che facevano rumore sprofondando nella neve, e che con quel silenzio che circondava la zona erano facilmente udibili.
Il digimon ti guardò giusto un attimo, poi riprese da dov'era rimasto nel spezzare i rametti.

Sembrate infreddoliti - esordì infilando anche quest'ultimi nella sacca - Vi siete persi?
Afferrò poi un altro rametto e lo spezzò, nonostante la sua sacca fosse ormai piena. Quel Digimon stava davvero facendo una grossa scorta di legno.

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Accendere un fuoco? Beh era quello che volevo fare, in effetti. Oggi si gela, e come se non bastasse è difficile trovare della legna che non sia troppo bagnata dalla neve. Tra incendi, e la banda di Coredramon che ne saccheggia il più possibile, ho impiegato molto tempo per trovare questi. Di questo passo sarà sempre più difficile potersi scaldare.
La sacca di Veemon era ormai piena, non sarebbe entrato più nulla, e poi comunque aveva già raccolto molti di quei rami ancora sufficientemente asciutti da poter essere bruciati. Ora era il momento di mettersi al riparo.
Comunque venite! Con questo freddo non è il caso di rimanere qui fuori... vi porto nella mia tana, così vi presento anche i miei amici.
Se aveste deciso di seguire Veemon, il Digimon vi avrebbe fatto strada incamminandosi lungo un sentiero che nonostante la neve era ancora visibile, e che conduceva ad una cavità in una parete rocciosa, al cui interno era stata ricavata una piccola tana, con dei pagliericci poggiati sul suolo, casse con un po' di cibo, vasi con all'interno acqua da bere, e perfino un piccolo falò acceso, attorno al quale erano seduti due Digimon che si stavano riscaldando. L'arrivo di Veemon capitava giusto in tempo: il legno era quasi tutto bruciato, ancora un po' e il fuoco si sarebbe spento.

Veemon! Bentornato!
Esclamarono in coro, salutando il Digimon appena arrivato, che aveva subito poggiato a terra la sacca così da poter alimentare il fuoco.
Il duo notò poi la tua presenza.

Oh, ciao! Sei un amico di Veemon?

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Veemon stava in quel momento alimentando il falò aggiungendoci alcuna della legna raccolta prima, e sentendoti parlare di avere un confronto con i Coredramon, si voltò di scatto. Si era fatto improvvisamente serio, e il suo volto si era incupito.
Un confronto? No no, è fuori discussione.

Ci teniamo alla larga dalla banda di Coredramon! Sopratutto da quando Hackmon è... è...
Ma il Digimon non sembrava riuscire a completare la frase. Balbettò qualche altra parola, ma dagli occhi iniziarono a cadere fiumi di lacrime, e si coprì il volto con le sue lunghe orecchie, singhiozzando.
Veemon si avvicinò all'amica per cercare di consolarla, continuando poi quel discorso lasciato a metà.
Hackmon era uno dei nostri amici, e anche lui come noi subiva i torti di quella banda. E' sempre stato più coraggioso di noi, e all'ennesimo sopruso ha deciso di reagire. Ha lasciato questa tana per andarli a sfidare, ma non è più tornato da allora. Gliel'avevamo detto che era troppo pericoloso...
Non ci ha dato ascolto...
Mormorò Lunamon tra un singhiozzo e l'altro.
All'interno della tana calò poi un silenzio imbarazzante, l'atmosfera era molto tesa e il terzo Digimon cercò di sdrammatizzare, cambiando discorso. Era evidente che la scomparsa di Hackmon era ancora una ferita aperta nei cuori di quei Digimon.

Sù, non rattristiamo così i nostri ospiti! Avete fame?
Il Digimon si avvicinò ad uno dei barili presenti lì, colmi di cibo, soprattutto di frutta. Ce n'erano di tutti i tipi, dai più comuni, presenti sulla Terra, anche ai più insoliti dai vari colori. Affondò la zampa all'interno del barile, estraendo poi un frutto tondo, con vari spuntoni sulla superficie.
Veemon seguì il consiglio del suo amico, e si ricordò in quel momento di una cosa che gli avevi detto
Quando ci siamo conosciuti hai detto che stavi inseguendo un ragazzo. Per caso era piccolo, seguito da un Kapurimon?

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Purtroppo sì, l'ho incontrato.
Rispose Veemon incupito, massaggiandosi intanto la testa in un punto dove c'era un rigonfiamento violaceo
E' successo poco prima di incontrarti. Stavo cercando della legna, quando mi è comparso davanti. Ha iniziato a fare boccacce e pernacchie, poi ha raccolto un sasso da terra e me l'ha lanciato contro gridando "Vai sfera pokè". Non so nemmeno cosa significhi. Ho ancora il segno.
Il digimon sospirò ripensando all'atteggiamento infantile del ragazzino. Fortunatamente, pensò, non tutti gli umani erano come lui.
Se lo ritrovi, per favore, restituiscigli il favore. Comunque dopo avermi colpito, l'ho sentito parlare con il suo Kapurimon. Diceva che la prossima meta sarebbe stata il Tempio Sacro. Mi chiedo il perchè comunque, noi abitanti della montagna andiamo lì per pregare... forse è anche lui un tipo molto devoto?

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Unirmi... nel senso di entrare nella tua squadra?
Lunamon e l'altro Digimon girarono la testa, osservandovi e seguendo attentamente la conversazione. Forse fu anche per questo motivo che Veemon si mantenne sul vago, forse si sentiva che venendo con te li avrebbe abbandonati.
Non saprei, mi cogli alla sprovvista ahaha! Sono cresciuto su questa montagna insieme ai miei amici, senza mai un Digiprescelto. Sarebbe un bel cambiamento per me. Ci devo pensare. Per il momento vi accompagno al tempio
Veemon salutò i suoi amici senza aggiungere nulla sulla conversazione che c'era appena stata fra te e lui. Uscì dalla tana, si portò le dita davanti alla bocca ed emise un forte e lungo fischio, che riecheggiò per tutta la montagna. Il motivo di tutto ciò fu spiegato direttamente da lui.
Ho appena chiamato Sagittarimon... ci porterà lui al tempio
E difatti poco dopo ecco che tra le rocce comparve un Digimon centauro, che arrivò galoppando fermandosi davanti a voi.

Ciao Veemon, è successo qualcosa?
Veemon spiegò tutta la situazione, chiedendogli il favore di portarvi tutti e 3 al tempio
Molto bene allora. Salite in groppa, e reggetevi forte!
Sagittarimon abbassò le gambe per permettervi di salire più agilmente sul suo dorso. Non c'era molto a cui tenersi aggrappati però, a parte la sua armatura.

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