Nome: Nino | ¤ Cognome:// | ¤ Età 29 | ¤ Sesso: M |
Nazionalità: Italiana | ¤ Orientamento: Buono Caotico |
Punti Eroe: 5 | ¤ Punti Fuorilegge: 0 |
Descrizione fisica
Dice di essere alto un metro e novanta, ma lo è poco meno, occhi e capelli scuri (tipico dei tipi del sud), falso magro. Sembra più giovane di quanto non sia, ha capelli lunghi e spesso spettinati che nasconde sotto un cappello da pescatore, porta la barba corta e spesso la rade e nel complesso ha un'aria trasandata, ma non troppo. Segni particolari: occhiali ottagonali (che spesso gli ricadono sul naso) e una collana con una pietra baltica raccolta in una delle sue avventure.
Descrizione psicologica
Cinico, citazionista e irrispettoso (in apparenza), con un senso dell'umorismo sovrabbondante che è in grado di far sorridere genti di ogni età e nazione, ma è anche premuroso, leale e affidabile, nonché inguaribile romantico. Nino non è uno che perde troppo tempo a riflettere prima di un'avventura, lui si avvia e riflette in itinere (è anche un po' immaturo, vero?). Non è uno che si arrende facilmente (al massimo si ferma per riposare) perché, nonostante tutto è ancora un sognatore.
Background
Nino proveniva da una famiglia italiana benestante, aveva trascorso gran parte della sua vita senza eccellere in niente, non era il primo della classe, non era il primo negli sport e non era il primo a non essere il primo (una vita da mediano insomma).
Dieci anni fa qualcosa accadde, qualcosa che non era mai riuscito a spiegarsi. Cominciò a sognare, a sognare davvero. Intraprese una strada, poi molte altre credendo fermamente nel suo sogno, ma, ahimè, si dovette scontrare con la realtà. Dopo essere sopravvissuto ad una pandemia globale si ritrovò immerso nelle sue delusioni e fu allora che divenne un avventuriero, un vagabondo. Nel suo vagabondare aveva visto diversi posti nel mondo e aveva affinato le sue tecniche da "umile intrattenitore di corridoio" (come si era definito), aveva imparato a suonare l'armonica e aveva suonato con musicisti di tutto il mondo, insomma viveva per il gusto di vivere, ma ancora qualcosa mancava.
Era solito accamparsi con il suo camper prima del tramonto per bersi una birra e suonare qualcosa al sole prima di salutarlo e fu durante una di queste serenate che entrò in contatto con qualcosa al di là di ogni immaginazione.