I ♦ Gioco di Ruolo & Roleplay
II ♦ Creazione Del Personaggio
III ♦ Come Ruolare
IV ♦ Fato
V ♦ Metaplay
VI ♦ Autoconclusioni
VII ♦ Consigli
VIII ♦ Dizionario

Benvenuti alla guida del buon giocatore, qui elencherò regole abbastanza fondamentali per una giocata di scrittura scorrevole e gratificante per tutti, utenti e moderatori.
Ricordo solo che il Gioco di Ruolo, e vedremo dopo cos'è, è prima di tutto un divertimento, se il Gioco di Ruolo diventa per voi uno stress allontanatevi, ma sono argomenti che approfondirò dopo! Buona lettura!

«Il roleplay è un po' come un teatro scritto: ognuno indossa i panni di un personaggio e lo muove in relazione agli altri, ed esattamente come nel teatro non si è da soli a costruire un'azione ma c'è uno scambio continuo di gesti e parole, in modo che la situazione per intero non derivi unicamente da ciò che scrive il singolo ma è portata avanti a turno da ogni roleplayer coinvolto. La marcia in più rispetto al copione di un dramma è ovviamente la possibilità di invenzione e l'opportunità di indagare la psiche del personaggio, di fare delle descrizioni, dunque non limitandosi soltanto a ciò che il personaggio dice e fa!
Sotto questo punto di vista appare tutto molto più poetico!»

Partiamo da questo termine "GDR", che sta, per l'appunto, per "Gioco di Ruolo", in inglese RPG, "Role Role-Playing Game". Come dice il termine, esso è un gioco in cui ti immedesimi in un ruolo, in questo caso un Digiprescelto che deve intraprendere la sua avventura a Digiworld e risolverne i misteri!
I Giochi di Ruolo possono essere in molteplici forme: dal vivo, come le famose "cene con delitto", oppure da tavolo, come "Dungeons & Dragons", tramite un videogioco, come i videogiochi della serie di "Digimon", oppure in forma scritta, come nel nostro caso.

Il roleplay si tratta un hobby, uno svago, e come tale va trattato! Deve essere una passione per distrarti dalle problematiche della vita di tutti i giorni, un mondo in cui buttarti ed essere una persona diversa. In questo caso, i personaggi da voi controllati saranno di vostra creazione, quindi sbizzarritevi e create il personaggio che più si adatta alla vostra personalità ed al vostro stile di scrittura!

Vorrei sottolineare che il gioco e la realtà sono due cose diverse: se il mio personaggio e quello di Tai Haru si odiano, non è detto che anche i player si odino, stessa cosa per l'inverso, magari i nostri personaggi stanno bene insieme ma io e Tai Haru siamo come cane e gatto! Se vi divertite a ruolare personaggi stronzi, fate pure, nessuno ce l'avrà per i comportamenti del vostro personaggio!

Bene, volete partecipare ma non sapete da dove iniziare con la creazione del personaggio? Presto detto! Ecco qui diversi suggerimenti utili per poter creare un personaggio coerente e godibile da controllare!

In questo gioco di ruolo voi controllerete, dunque vi immedesimerete, solo nel vostro personaggio e, potenzialmente, anche nei vostri Digimon. Come accennato prima, qui sarete voi a creare il vostro personaggio da zero, partendo dalle vostre idee... può sembrare facile, ma non lo è affatto!

Pensate ad una qualsiasi opera, Digimon, ad esempio. Quei personaggi sono stati creati da 0, e durante la storia si evolvono, al fianco dei loro digimon, ma già inizialmente avevano un carattere ben sfaccettato. Taichi, ad esempio, era già combattivo, coraggioso, esplorativo. Yamato era più riflessivo, per quanto scontroso, per molti aspetti protettivo, specie nei confronti del fratello minore. Takeru che era un frignone ed era il più piccolo che cercava di assecondare i più grandi, e così via: erano già delle persone vive. Immaginatevi un Taichi passivo, un Yamato che non reagisce quando qualcosa non gli sta bene, che fanno sin da subito le scelte giuste, perfetti dall'inizio alla fine... la serie sarebbe noiosa senza dei personaggi di un certo spessore, non pensate?
Ecco, lo stesso vale anche qui. Personaggi piatti, senza personalità, senza obbiettivi, che agiscono solo alle situazioni senza tentar di prenderla in mano, senza iniziativa solo perché sono personaggi senza una vera caratterizzazione... sarebbe molto triste vederli veramente, all'interno della serie, non pensate?

Tuttavia, anche vedere personaggi sempre perfetti, sempre splendidi, amati da tutti, imbattibili, che hanno sempre un asso nella manica, il cui unico difetto è essere "sensibili", anche questo è noioso... anche umani super forti senza motivo, o che mettono in ombra personaggi nettamente più forti di loro! O, ancora, instancabili... immaginatevi voi passare tutta la giornata a combattere, a correre dietro a mascalzoni o anche solo a spostare scatoloni, senza un minimo di sosta, non vi sentireste stanchi? Ed allora perché i vostri personaggi no? Ecco, questi personaggi si chiamano Mary Sue, al maschile Gary Stu. Sono personaggi assolutamente da evitare. Per maggior informazioni, questo articolo è molto più esaustivo di quanto potrei mai essere io.

Dunque, vi chiederete, come procedere alla creazione di un personaggio? L'ispirazione può avvenire in qualsiasi momento, da qualsiasi cosa, per la creazione di un personaggio, e da quella piccola scintilla si sviluppano personaggi. Molto spesso alcuni personaggi mi vengono in mente guardando documentari, oppure semplicemente passeggiando con il mio cane!
Una volta avuta questa scintilla, che in questo caso possiamo averla magari leggendo la Trama, oppure il regolamento, o ancora, semplicemente, pensando alla serie, dunque una volta avuta l'idea, possiamo procedere nello svilupparla!

•La scelta del nome
Certo, il nome può essere particolare, può essere dei più bizzarri, dei più strani e dei più improbabili... tuttavia considerate ponetevi la domanda: i vostri genitori perché vi hanno dato il vostro nome?
Molto spesso la scelta è immotivata ed è più normale trovare un "Marco" piuttosto che una persona che si chiama "Sabbia", insomma. La scelta è piuttosto libera, se volete che abbia un significato particolare perché ci tenete, perché vi sembra azzeccato al contesto, potete farlo, tranquillamente, così come anche nomi senza un vero significato.
Ad ogni modo, la scelta del nome è molto soggettiva, lontani, però, da nomi quali "Hope" o "Destiny". Perché? Perché sì.
La scelta del nome può avvenire anche successivamente alla creazione dei successivi step, sentitevi liberi di sceglierlo quando più sarete ispirati!

•La scelta del prestavolto
Innanzitutto... che cos'è un prestavolto?, il prestavolto è quel personaggio, quel disegno, quell'immagine già esistente che andrà a prestare il volto al vostro personaggio! Dunque è l'immagine di riferimento per capire com'è fatto il proprio personaggio! E' una scelta facoltativa, ma molto consigliata, per far capire già dal primo impatto com'è fisicamente il vostro personaggio.
Qui gradiremmo la presente esclusivamente di esseri umani disegnati. Lo stile non è importante: basta che esso non sia una persona reale, dunque no attori, no musicisti, no cantati, solo ed esclusivamente disegni, che siano da voi o da altri. Tuttavia, è bene specificare chi sia il prestavolto da voi scelto, che esso sia un disegno originale oppure un personaggio esistente in altre serie animate/videoludiche: NON si possono usare i personaggi esistenti nella serie canonica di Digimon come prestavolto.

•La scelta del prestavoce
Come prima, che cos'è un prestavoce? Come prima, è colui che presta la voce al vostro personaggio. Anche questa è una scelta molto facoltativa, ma è comunque carino sapere come vi immaginate la voce dei vostri personaggi... sarà forse la voce di un cantante? Oppure di un attore? O ancora di un doppiatore? Oppure, perché no, di uno youtuber! Cercate, tuttavia, di trovare un prestavoce che si adatti al prestavolto. Un ragazzino di 13 anni difficilmente avrà la voce del cantante di una Metal Band.

•L'aspetto fisico
Non avete trovato nessun prestavolto di vostro gradimento? Nessun problema, in ogni caso è obbligatorio scrivere l'aspetto fisico. Il vostro personaggio è alto? Basso? E' muscoloso? E' magro? E' grasso? Ha le spalle larghe? Le spalle corte? Com'è il naso? E le labbra? I polsi sono sottili? Le mani sono grandi? Ha piercing o tatuaggi? O qualche voglia strana? Qualche cicatrice? Ed i capelli? Sono corti o lunghi? Ricci, mossi o lisci? Di che colore sono? Ed i riflessi? Ed il colore degli occhi? E lo spessore dello sopracciglia? E' molto resistente?
Ci si potrebbe rimanere ore a perdersi nella descrizione dettagliata del personaggio, ovviamente non chiediamo che ci descriviate ogni singola cosa, tuttavia qualche dettaglio in più rispetto "ha i capelli biondi e gli occhi verdi" sarebbe più gradito!

•L'aspetto caratteriale
Ecco un punto dolente. Come detto prima, anche il personaggio dovrebbe evolversi assieme ai vostri Digimon, ma durante la sua vita, che non sarà stata breve, avrà già avuto modo di sviluppare un carattere suo! Il carattere è strettamente collegato alla storia, molto spesso alcune sfaccettature sono dovute ad avvenimenti passati, quindi le cose, di norma, vanno pensate di pari passo. Di solito io preferisco prima pensare al carattere ed alla storia, e poi all'aspetto fisico, in quanto una persona molto pigra che ha passato la vita a letto è impossibile che abbia i muscoli di un boxer.
L'errore comune di chi crea personaggi per la prima volta è di farli perfetti, senza difetti, senza pecche, che sono sempre nel giusto... ecco, è impossibile che siate sempre nel giusto, perché il "giusto" è soggettivo, tuttavia sono personaggio con interazioni noiose, noiosi da muovere e noiosi con cui interagire. Dunque, va bene che il vostro personaggio abbia pregi... ma i difetti?
Come appare con gli estranei? E' estroverso e sicuro di sé, dunque non ha problemi a interagire? Oppure è più chiuso, più introverso e molto timido? E' sempre sulla difensiva? E questa difensiva com'è, passivo-aggressiva o aggressiva e basta?
Ma dentro di sé com'è? E' un grosso burbero dalla scorza dura ma dal cuore tenero? Oppure fuori appare come un angelo ma dentro è un demone?
I difetti sono importanti e son forse la parte più divertente da ruolare, rispetto ai pregi, cercate di pensare anche a quelli!
Potete anche non scrivere tutte le sfaccettature del personaggio per poterle, poi, sviluppare e far scoprire pian piano ruolando!

•La storia
Altro punto dolente. Si ha spesso la tendenza a fare passati molto tragici - io per prima -, tuttavia, anche una storia tranquilla, normale, come quella di molti ragazzi può risultare avvincente. Un personaggio che è cresciuto in un paesino e che ha sempre avuto amici, così come anche un ragazzo di città che conosce molte persone, non è necessario un passato molto tragico. Di alti e bassi nella vita, tuttavia, ce ne sono per tutti: una vita tranquilla non vuol dire una vita felice dall'inizio alla fine, magari ha subito del leggero bullismo, magari i genitori litigavano spesso, magari è solo morto il cane, o la nonna lontana... insomma, non è necessario qualcosa di esagerato! Ricordate, comunque, che i traumi non si superano facilmente. Se il vostro PG subisce un abuso che lo traumatizza, non si riprenderà da un giorno all'altro!
Tuttavia, nulla vi vieta nel mettere traumi nella vita del vostro personaggio, così come nulla vi vieta di far conoscere in futuro la storia, o parti di esse.

•Il Digimon
La scelta del Digimon è strettamente personale, non deve per forza dipendere dal personaggio, da come esso appare o cose simili, semplicemente quel Digimon è nato per lui, punto e stop, potete darci voi una motivazione, se volete, ma può anche rimanere un mistero.
D'altro canto, anche il Digimon è un essere senziente con sfaccettature: le stesse regole per il carattere e la storia (in caso di Digimon aggregati dopo) rimangono le stesse! Per il soprannome, qui avete libera scelta, se il vostro personaggio è molto fantasioso può scegliere nomi più ricercati, al contrario, se il vostro personaggio è più banale potrebbe non volerne dare, o dare nomi più... banali, come "Hope" o "Destiny".

Ruolare - ovvero giocare in un Gioco di Ruolo - significa immedesimarsi nel personaggio, chiedersi costantemente "cosa farebbe questo personaggio?" e cercare di essere il più fedeli possibile alla caratterizzazione - in questo caso, da voi imposta -. Ci si immerge appieno nei pensieri del proprio personaggio e si ragiona, per qualche istante, come lui. Si cerca una coerenza con la descrizione e con l'idea del personaggio, facendolo evolvere con il corso della storia in quanto, allo stesso modo, un personaggio statico dall'inizio, senza un'evoluzione, risulta particolarmente noioso da ruolare, ma anche da interagirci.
Esempi:
•Un personaggio Cattivo Caotico che si mette ad aiutare i Digimon senza un secondo fine non è credibile.
•Un personaggio Buono Legale che attacca i Digimon senza motivo non è credibile.
E questi sono esempi più generali! Ma se voi decidete nella caratterizzazione che il vostro personaggio sia "brusco ed irascibile" non è credibile che alle provocazioni di un qualsiasi personaggio esso sia non si stizzi neanche un po'. Tuttavia, ci sta che con il tempo si calmi perché, magari, quel temperamento durante la giocata ha provocato ingenti danni!
Nel Gioco di Ruolo la credibilità rende il tutto più divertente, non vi preoccupate! Può essere divertente ruolare un personaggio stupido anche se voi avete un Quoziente Intellettivo pari a 180, così come ruolare un personaggio cattivo se voi siete buoni come il pane!

Come detto in precedenza, questo è un Gioco di Ruolo in forma scritta, dunque dovrete scrivere. Non abbiate paura a descrivere i pensieri, le emozioni, i sentimenti, le reazioni dei vostri personaggi, quando necessario. Non chiediamo la divina commedia, tuttavia un minimo di impegno potrebbe veramente rendere la vostra esperienza più divertente e gratificante... sia per voi che per noi. La narrazione può avvenire sia in prima persona, sia in terza persona, sia passato, sia in presente, su questo siamo molto liberi, ma dato che in un Gioco di Ruolo tramite scrittura si gioca anche con altre persone - che esse siano moderatori o altri utenti - la cosa principale è la comprensione, dunque dividere il narrato dal parlato.
Esempio:

NO. Non è accettato, in questo caso, ancora ancora è possibile comprendere il senso, tuttavia quando le interazioni diventano più lunghe, che siano 5 o 10 righe, inizia a non essere più comprensibile!
Suddividete il parlato dal narrato, che sia tramite simboli o tramite colori. Buone grammatiche e sintassi sono cose ben apprezzate, quantomeno perché servono a comprendere meglio qualcosa, ma, allo stesso tempo, un "disse sorridendo" è una narrazione molto triste, per quanto sia corretta a livello concettuale! Divertitevi a narrare, a mettere su scritto ciò che il vostro personaggio sta sentendo e percependo!
Esempio corretto:

Già un'espressione così è molto più accettata: si comprende l'emozione, le azioni che compie, la sua espressione e ciò che dice, tutto distinto e chiaro.
Come potete vedere non chiediamo la divina commedia, ma un vostro volervi mettere in gioco, non fate risposte di soli dialoghi, è molto triste come cosa, soffermatevi di più su ciò che il vostro personaggio vuole fare e sta facendo.

Il fato, in questo caso, siamo noi moderatori e amministratori: siamo noi a decidere cosa accade attorno al vostro personaggio, quando appaiono personaggi secondari, cosa succede, in cosa il vostro personaggio si sta infilando. Potete andare contro le decisioni del fato, decidendo che certe faccende non vi riguardano, tuttavia non potete modificarlo. E' il fato a decidere cosa sapete, ed è il fato a decidere cosa potete o non potete fare. Così come è il fato a decidere se vostre determinate azioni andranno a buon segno!

Un argomento non da molti trattato, spesso sconosciuto, è il metaplay... ovvero, far avere al vostro personaggio le conoscenze che avete voi, perché avete letto la trama, o le descrizioni delle zone. Se il vostro personaggio non vive una determinata situazione, non la può sapere! Non importa che abbia fatto "ricerche" di nascosto, non importa che per voi sia "andato a visitare" una zona. Se non lo ruolate direttamente, non lo ha fatto! Se non ruolate le ricerche, non le ha fatte, e dunque quelle cose non le sa! Se non va fisicamente, ruolando, in una zona, non può sapere cosa succede lì!
Ed, in ogni caso, saremo noi a decidere cosa il vostro personaggio scopre o legge, dunque va bene conoscere le zone, va bene sapere com'è strutturata la trama, ma il vostro personaggio non lo sa! D'ora in poi vi segnaleremo sempre questo punto, chiedetevi: il vostro personaggio cosa ha vissuto fino ad adesso e cosa può sapere e non sapere secondo i suoi trascorsi ruolati?
Ci saranno malus in caso di metaplay.

Esempio 1:
Nel corso di una giocata, Eric deve ottenere delle informazioni segreto del Team Light. Il player le conosce già e permette lo stesso anche al suo PG anche se dovrebbe scoprirle in corso di role.

Esempio 2:
Tai e Syrah stanno uscendo assieme. Il player di Tai sa già che Syrah è fissata con la moda. Il pg, al contrario, NON dovrebbe esserne a conoscenza. Invece lo è ed agisce di conseguenza.

Esempio 3:
Zeppelin ha una maledizione e vuole curarla, nel Tempio Tao potrebbero saperlo curare, e questo il player lo sa, dunque manda Zeppelin al Tempio Tao NONOSTANTE non sia mai avvenuto in role che Zeppelin lo sapesse.

Ecco, un argomento MOLTO dolente per questo GDR: le autoconclusioni.
Riporto il paragrafo dal regolamento, e lo amplio in questa sede:

Ecco, ma cosa si intende di preciso con autoconclusione?
Sono quelle azioni che scrivete e che decidete che vadano sempre a segno! Attacchi, azioni, oppure lo scoprire determinate informazioni per conto vostro, tutte queste sono autoconclusioni!
Pensate: cosa sapete? Sapete se quella porta perché è chiusa? Sapete se l'avversario è veramente lì oppure è un'illusione? Sono cose che non possiamo scrivere per non togliere l'effetto sorpresa, ma non sapete se l'avversario è particolare rapido da schivare! Non sapete se la porta è chiusa dell'interno, oppure per qualche mistico potere, o se la chiave che avete aprirà proprio quella porta! Non sapete se un vostro attacco andrà a segno oppure si intrometterà un altro personaggio, così come non sapete se i colpi dei vostri digimon siano abbastanza forti da gettar giù una casa. Come nella vita vera, i vostri piani non sempre andranno a buon fine, dunque utilizzate espressioni per indicare intenzioni e non certezze, in ogni caso sarà sempre e solo il fato, ovvero il moderatore, a decidere se le vostre azioni saranno valide o meno, indipendentemente dalla forma da voi usata.

Va bene scrivere le intenzioni del proprio personaggio, ma non cosa succederà. Ogni autoconclusione, per quanto ce ne infischiamo altamente, verrà segnalata e comporterà dei malus. Molto spesso le autoconclusioni porteranno ad effetti contrari da parte nostra, rispetto alle vostre intenzioni, specie in caso di comportamenti ripetuti. I malus sono molto vari: possono essere applicati sulla buona riuscita dell'azione, così come sulla ricompensa finale, sulla reputazione, oppure con altri escamotage che vi metteranno in difficoltà durante la missione!
Le autoconclusioni comprendono anche il controllo di altri personaggi, che siano NPC oppure PG di altri giocatori.
Riporterò qui altri esempi errati con rispettive correzioni.

Esempio 1:

Correzione:

Come potete vedere, il succo è sostanzialmente lo stesso: un'armatura incrinata ed il possessore scaraventato via. Tuttavia, nel primo esempio l'azione è certa, è così che succede e basta. Nella correzione non c'è certezza: il mio personaggio pensa che ne sarebbe in grado, il mio Digimon ci ha provato, ma riuscirà nel suo intento? Sarà il fato a decidere.

Esempio 2:

Correzione:

Nella prima ipotesi, il giocatore controlla un altro personaggio, che egli non ha il diritto di controllare in quanto non ne conosce i pensieri, le reazioni, il carattere, ed anche se conoscesse queste cose, l'etiquette del roleplayer non consente queste violazioni, così come neanche il regolamento. Inoltre, non potete sapere se c'è qualcun altro all'interno del negozio, magari c'è una fila di clienti, perché Wizardmon dovrebbe assecondare il vostro?

Esempio 3:

Correzione:

In questo caso è stata proprio omessa la parte finale, non potete decidere voi se salirete di rango, così come non potete decidere voi se vi verrà data una ricompensa, un oggetto: è il moderatore a decidere, in ognuna di queste situazioni.

Dunque, ricordate: le autoconclusioni ripetute porteranno a malus ed al succedere opposto degli eventi da voi decretato!

•Non utilizzate le abbreviazioni, se non in caso il vostro personaggio stia scrivendo ad un altro: è antiestetico ed è terribile leggere qualcosa tutto abbreviato.
•Evitate anche l'utilizzo di faccine, prediligete lo scrivere le reazioni, piuttosto che l'uso delle emoticons.
•Date una spolverata al dizionario ed al libro di grammatica italiana, per rendere i vostri testi più scorrevoli e facili da leggere!
•Utilizzate la giusta punteggiatura, periodi troppo lunghi diventano terribili da leggere.
•Non copiate ed incollate la risposta precedente solo per allungare il brodo, piuttosto sintetizzate cosa succede e quando!
•Rileggi ciò che hai scritto, potrebbe farti saltare all'occhio errori grossolani!
•Rispetta il prossimo: e con questo, non schernire un personaggio perché secondo te "non è valido", rispetta lo sforzo fatto dagli altri utenti per crearlo, rispetta il player come persona, anche se dietro lo schermo siamo tutti esseri umani.
•Non pretendente risposte istantanee, né dai moderatori né da altri utenti.
•Se avete bisogno di aiuto, non esitate a chiedere a qualcuno di più esperto!
•Leggete molto! Leggendo il vostro stile di scrittura ne avrà solo da giovare!

•PG: E', come già citato prima, l'abbreviazione di personaggio giocante. Ovvero il vostro personaggio.
•OC: "Original Character", è un personaggio creato da zero, che esso possa essere PG o NPC.
•PNG/NPC: "Personaggio Non Giocante" oppure "Non-Player Character" sono quei personaggi non ufficiali, come ad esempio quelli controllati da noi dello staff, oppure NPC da voi creati per flashback o per interazioni frivole. La creazione di NPC a fini di Metaplay non è ammessa.
•PV: Prestavolto. Tuttavia, in questo GDR può essere anche inteso come "Punti Vita", occhio al contesto!
•CV: Character Voice, il Prestavoce.
•OOC: Termine utilizzato come abbreviazione di Out Of Character. In italiano: fuori dal personaggio. Un PG ruolato come OOC si distacca quasi del tutto dal personaggio che rappresenta.
•IC: In Character, il contrario di OOC.
•Start: Italianizzato viene usato il verbo "startare", è banalmente quando si inizia una role.
•Role: Le sono le giocate effettive, il campo di gioco, i post in cui si ruola, dunque si interpreta il personaggio.